Disordini genetici rari associait ad instabilità cromosomica, ad anomalie della o a difetti dei meccanismi di . Alcune condividono caratteristiche cliniche e un aumentato rischio di sviluppare neoplasie. Questi disordini sono caratterizzati da un alta percentuale di rotture cromatidiche e da riarrangiamenti cromosomici, e/o a ipersensibilità ad agenti clastogeni (vedi: una introduzione alle alterazioni cromosomiche). I geni implicati in questi disordini sono parzialmente conosciuti e sembrano avere un ruolo nei meccanismi di riparazione del DNA e/o nella regolazione del . Se le lesioni del non sono riparate correttamente, si possono accumulare mutazioni e riarrangiamenti fino a che, una di queste, potrebbe attivare un oncogene o inattivare l’allele(i) di un gene soppressore. Pertanto, le sindromi da instabilità cromosomica sono paradigmatiche.
Autosomica recessiva: q2= 1/40 000.
Clinica
Rischio neoplastico:
Citogenetica:
Geni:
Autosomica recessiva; q2= 1/40 000
Clinica:
Radiosensibilità:
Nota:eterozigosi per AT aumentata il rischio di tumore della mammella.
Autosomica recessiva; q2=2/100 000
Autosomica recessiva; q2=0,4/100 000.
Questi due disordini sono esempi di coinvolgimento di geni oncosoppressori; sono anche di interesse per altre ragioni; il retinoblastoma è caratterizzato da caratteristiche cromosomiche costituzionali e acquisite; il gene Rb è autosomico recessivo ma la malattia sembra essere ereditata in maniera autosomica dominante, ed è dovuta a eventi rari che avvengono in numerose cellule, e a eventi probabilistici. La sindrome di Li-Fraumeni è una malattia rara scoperta da studi epidemiologici, e la P53 è, oltre al gene THE, coinvolto nel 50% dei tumori. Entrambi i geni regolano il ciclo cellulare e il suo arresto. Se il ciclo cellulare non viene interrotto affinchè i danni del DNA vengano correttamente riparati, si accumulerebero mutazioni e riarrangiamenti che, potrebbero risultare nell’attivazione di un oncogene o nell’inattivazione di un allele(i) di un gene soppressore.
Disordine che predispone allo sviluppo dei tumori con aumentato rischio di sviluppare il retinoblastoma (un tumore della retina).
Queste caratteristiche sono inusuale e possono apparire contraddittorie…..
Lo sviluppo dei tumori può essere dovuta ad un meccanismo di inattivazione a due “step”, in accordo con il modello di Knudson (1971): entrambi gli alleli di un gene soppressore devono essere inattivati per indurre lo sviluppo di un tumore.
Il gene è recessivo; ma il disordine sembra trasmesso in forma autosomico dominante: la mutazione ereditaria, primo evento, ha ½ di probabilità di essere trasmessa al paziente. Se, la mutazione somatica (secondo evento) ha una probabilità di circa 1, allora, la probabilità di avere un retinoblastoma sarà di ½ x 1=1/2, che è tipico della trasmissione autosomico dominante.
Rb: mappa alla banda 13q14; 180Kb, 27 esoni, di 4,7kb; proteina P105 Rb: può formare complessi con oncogeni nucleari; è fosforilato in fase S e G2/M del ciclo cellulare; è defosforilato in fase G0 e G1 ed è associato con il fattore E2F; ha un’attività anti-proliferativa. SINDROME di LI-FRAUMENI e P53 1/3 della popolazione è a rischio di sviluppare tumori; inoltre, esistono tumori familiari; più di un centinaio di disordini genetici sono accompagnati da un aumentato rischio di sviluppare tumori (specifici o aspecifici) nella popolazione generale, se un soggetto ha un tumore, il rischio di sviluppare tumori nella famiglia aumenta di 2 o 3 volte. in certi tipi di tumori familiari il rischio è aumentato di 103 come sospettare un tumore ereditario:comparsa precoce insorgenza di più di un tumore nello stesso soggetto storia familiare positiva (più tumori nella famiglia rispetto alla popolazione generale) Nel 1969 FP Li e JF Fraumeni definirono la Sindrome: autosomica dominante. tumori della mammella, sarcomi, tumori cerebrali, leucemie,… criteri di inclusione: 1 individuo con un sarcoma e almeno due parenti affetti ad sarcoma o da carcinoma.
Nel 1969 FP Li e JF Fraumeni definirono la Sindrome:
P53:
Gli amartomi sono tessuti di proliferazione localizzati caratterizzati da alterazioni differenziative e dalla presenza di varie componenti tissutali; questi disordini sono ereditari; gli amartomi sono proliferazioni benigne che possono evolvere in tumori maligni; i pazienti possono avere un aumentato rischio di sviluppare tumori benigni e maligni di vari tessuti e organi. I geni noti sono soppressori, ma non sono state evidenziate funzioni comuni.
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NEUROFIBROMATOSI DI TIPO 1 (NF1)NEUROFIBROMATOSI DI TIPO 2 (NF2)SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU
Roberta La Starza
Huret JL
Atlas of Genetics and Cytogenetics in Oncology and Haematology 2000-07-01
Cancer Prone Diseases
Online version: http://atlasgeneticsoncology.org/teaching/30102/cancer-prone-diseases